Al termine della prolusione,
Lutor Spinoza
tratta il primo miracolo.
Il più semplice dei tre.
il miracolo delle nozze di Cahana.
E anche il più facile da realizzare:


La tecnologia moderna, scrive Spinoza, ha dimostrato che 30 grammi di cianoflavina edulcorata, disciolti in dieci litri d’acqua, più un catalizzatore etilico all’1%, rendono, quei dieci litri d’acqua, dieci litri di buon vino.
Tipo vino californiano.
Il tempo di reazione si aggira sui dieci minuti.
Per renderlo più veloce è sufficiente raddoppiare la percentuale di catalizzatore
(Lutor Spinoza riferisce di aver tratto la formula dall’aggiornamento annuale - risalente al 1959 - della Chemical World Industries, sotto la supervisione dell’americana Drugs and Food Administration).
Ma, a parte la formula, il dato evidente resta la rapidità con la quale è possibile ottenere un buon vino senza mesi di fermentazione.
Basta far scendere il soluto nell’acqua e il gioco è fatto.
Certo non sarà un Chateau Lafitte del ’55.


Ma che ne sapevano, quei bifolchi, del Chateau Lafitte del ’55?

A questo punto, Lutor Spinoza,
chiarisce di essere perfettamente consapevole che la scienza ufficiale, nel 30 dopo Cristo, non poteva conoscere la cianoflavina edulcorata.
per non prestarsi a commenti ironici,
Né, tanto meno, i catalizzatori etilici.
Ma appunto su questa sottigliezza si basa la sua dimostrazione.


Dimostrazione che avverrà solo al termine della parte storico-scientifica.














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