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RAGAZZE, NON FATE VERSI!
Comiche rime, aforismi e versacci di cinquantuno donzelle

Un gioco di Alessandra Berardi e Daniela Rossi
Con le ispirate annotazioni di
Stefano Bartezzaghi, Lia Celi, Gene Gnocchi, Vivian Lamarque, David Riondino e Fulvia Serra


Editrice Zona - Pagg. 160 - L. 22.000 Da Novembre 1999 in libreria

Ben cinquantuno "Ragazze" italiane si cimentano con la penna, ed ecco "comiche rime, aforismi e versacci" scritti con allegria, ironia e un pizzico di follia. Raccolto l’appello lanciato da Alessandra Berardi e Daniela Rossi - "Rispondete per le rime" - attraverso le riviste "Linus" e "Noidonne", le autrici sono state selezionate tra centinaia di aspiranti, debuttanti, novelle scrittrici e poetesse. Questo libro sfata un mito, o un luogo comune, quello che vorrebbe le donne che scrivono tutte intimiste, piagnone, votate alla tragedia e all’autocommiserazione.
L’inchiostro simpatico delle "Ragazze" gioca e colpisce ogni aspetto della vita: l’amore e gli uomini innanzitutto, poi la casa, gli amici, i viaggi, le piccole avventure quotidiane, con esiti davvero imprevedibili. I testi di quest’ antologia sono... chicchi scoppiettanti di riso rosa, all’insegna del puro divertimento. Ve lo garantiscono sei illustri e diversi "testimonial", nelle loro ispirate annotazioni di chiusura: Stefano Bartezzaghi, Lia Celi, Gene Gnocchi, Vivian Lamarque, David Riondino e Fulvia Serra.




Dicono di queste donzelle...

STEFANO BARTEZZAGHI: I poeti maschi d’ora in poi possono dedicarsi ad attività a lungo considerate muliebri, come il lavoro al telaio (Poe tessa).

LIA CELI : Scommetto che, sciolta in bocca l’ultima poesia, siete stati colti da una fregola da epigrammi - “mo’ ci provo anch’io, in fondo che ci vuole?”

GENE GNOCCHI: Le poetesse donne si differenziano (dalle donne poetesse, ndr) per il fatto che hanno in casa una donna poetessa che gli fa i lavori.

VIVIAN LAMARQUE: Ricordiamoci di Beaumarchais che faceva dire al suo Barbiere di Siviglia: “Mi affretto a ridere di tutto, per paura di essere costretto a piangerne”.

DAVID RIONDINO:
Percorrere l’immenso labirinto del senso
Con quella indifferenza di chi può farne senza.

FULVIA SERRA: Un tempo era la poesia, seria, seriosa, piena di autocamuffamento, scarsa di ironia, da scuola, da imparare a memoria.


I componimenti “rastrellati” da Alessandra Berardi e Daniela Rossi attraverso l’iniziativa “Rispondete per le rime” (in collaborazione con le riviste “Linus” e “Noi donne”), accuratamente selezionati e raccolti nell’ antologia “Ragazze, non fate versi!” , sono qui divisi in due sezioni. La prima - “Esercizi di stilo” - propone più prove ciascuna di “dodici magnifiche dodici” donzelle, distintesi per meriti particolari. Le successive trentanove “Allegre con biro” - nella seconda sezione - sventagliano un brivido ironico ciascuna. Tutte, “gettati alle ortiche i panni striminziti di muse ispiratrici, decidono di coltivare in proprio sconfinate distese di pungenti allori poetici”, scrivono in premessa le curatrici. In “Note e Noti”, chiudono il volume le autorevoli e ispirate annotazioni di Stefano Bartezzaghi, Lia Celi, Gene Gnocchi, Vivian Lamarque, David Riondino e Fulvia Serra.


ALCUNI CHICCHI DI RISO ROSA...

GERALDINA COLOTTI - "Grandi amori"
Dove sei
amore-amore,
ti vorrei
alle sei,
dopo l’ora del thè:
prima saremmo in tre.

CLAUDIA CURSI - "Virtù"
Perché peccare
di falsa modestia?
Lui era il Bello
ma io ero la bestia.

PAOLA ROSSI GAZZONI - "N.B."
Non sono certo una sirena
né, tanto meno,
una gran figa.
Ma sono un tipo
da gran sera.
Dentro di me, lustrini e
strass c’erano già.

VALENTINA DE SALVO - "Introspezione"
Non mente
il tuo doppio
mento.
Svela il segreto imponente,
il sogno impaziente
di un pasto imminente.

SILVANA MONGIOJ - "I trentatré trentini"
Dei trentatré da Trent
no s’é savù pu gnent
I starà ancora nando
tuti troterelando?

LUCIANA PREDEN - "Biancaneve e i settenari"
Brontolo, Dotto e Cucciolo
è un settenario sdrucciolo.

PAOLA SANSONE - "Notizia Ansa"
L’ennesimo uomo
mi scansa.

BRUNELLA ASCARI+EGLANTINE - "Municef"
I ricchi e famosi fanno beneficenza
come lavanda gastrica alla coscienza.

LUISA SAX - "Poetesse"
Siamo le signore
che sprecano le ore

l’arte ci distoglie
dalle mille voglie
ma quel che è più grave
l’arte ci distoglie
dalle millefoglie

dai maritozzi
e dai maritazzi

amiamo i lazzi
andiamo a sprazzi.

LOREDANA SQUERI - "A.A.A."
Ascoltami: i poeti bottegari
si muovono soltanto
tra prosciutti e calamari,
yogurt integrali, muesli,
prugne snocciolate,
grattugie senza fili,
poster di Füssli,
spremiacciughe,
borsette di pitoni.
A me piacciono i limoni.

MICHELA SECHI - "Il viaggio"
Mi arrendo: è il viaggio il mito ultramoderno.
Ma chi vi corre dietro quest’inverno
amici attori e attrici di progetti?
Gli itinerari ve li siete detti,
manca metà di un anno alla partenza.
Di queste sere posso fare senza,
ore a spedirci cartoline mentali.
Messico, India, sogni tutti uguali.
Eccesso di noia è questo eccesso.
Vi prego zitti, oppur partite adesso.

PAOLA NEVELLI - "Obesità del cassaintegrato"
Mi schiaccio un quiz
mangiando un ritz.

LORETTA ZECCHILLO - "Eccezione"
Non bisogna credere mai
agli uomini dimessi
tranne quando parlano male
di se stessi.

PIERA TEATINI - "La donna è mobile?"
So per certo
d’essere poltrona.
Ed è la verità,
non solo una credenza.


Per informazioni o ordini del libro "Ragazze, non fate versi!"
scrivere a Silvia Tessitore: sitessi@tin.it